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Famiglia Iazeolla
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Sito creato e gestito da Maurizio Iazeolla
Galleria
Vestivamo alla marinara
Da sinistra: Italo, Remo e Girolamo Iazeolla (1925 circa - foto di Nicola Ciletti)
Corte
Una veduta dall'ingresso della corte settecentesca del Castello (foto Alessandro Iazeolla)
Il Castello prima del 1962
La foto è stata scattata dall'alto del campanile della Chiesa di San Pietro prima della sua distruzione nel terremoto del 1962. Viene mostrata l'antica struttura dei tetti (foto Marcello Iazeolla).
Veduta del Castello dall'alto
Una insolita veduta del Castello dall'alto (foto Gianluca Iazeolla)
Albero genealogico
Tavola lignea dipinta ad olio da Imperia Ciletti, moglie di Ermanno Iazeolla, presente su una parete dello scalone monumentale del castello a ricordo di analoga pittura murale antica andata perduta (foto Alessandro Iazeolla).
La corte dall'alto
La corte vista dall'alto del campanile della Chiesa di San Pietro
Cortile settecentesco dall'alto
Una insolita veduta della corte settecentesca (foto Gianluca Iazeolla)
Via Carlo Iazeolla
La Torre da Via Carlo Iazeolla (foto Alessandro Iazeolla).
Giardino
Conifere sugli spalti del Castello (foto Maurizio Iazeolla)
Corridoio ingresso
Il corridoio d'ingresso al salone (foto Maurizio Iazeolla).
Giardino
Il giardino (foto Gianluca Iazeolla)
Foto di Famiglia
Una foto del 1860 circa che ritrae alcuni Iazeolla. Alla metà del XIX secolo una foto di famiglia era ancora un lusso per pochi (Annachiara Iazeolla - Archivio di Casa Jelardi)
Corte
Scorcio della corte settecentesca (foto Maurizio Iazeolla).
Scorcio della facciata della corte
La facciata ad archi della corte
Lo sperone
Lo sperone del lato ovest (foto Gianluca Iazeolla). La via che circonda lo sperone ed il giardino è intitolata oggi a Carlo Iazeolla.
La veranda negli anni 40
La veranda negli anni '40
Foto di Famiglia 1979
Lo scatto fu ripreso sullo scalone del Castello nell'estate di quell'anno. La Famiglia era solita riunirsi a San Giorgio nei mesi di agosto.
Tetti
Una veduta dall'alto dei tetti e del cortile quattrocentesco (foto Gianluca Iazeolla)
Giardino
Uno scorcio del giardino con la splendida veranda nell'ala che fu abitata dal prof. Onofrio Fragnito (foto Maurizio Iazeolla).
La Torre del Castello
La torre del castello in una fotografia anteriore al 1960 (foto Ermanno Iazeolla)
Salone della Torre_2
Il Salone settecentesco adiacente alla Torre
Salone della Torre_1
Uno scorcio del Salone settecentesco adiacente alla Torre
Scorcio della corte
Vista della corte dalla camera da letto di Nonno Giuseppe e Nonna Eugenia
Corte
La corte settecentesca (foto Alessandro Iazeolla).
Salone
Salone dell'ala nord. Sulla destra il ritratto di D. Biase Zurlo (foto Maurizio Iazeolla).
Salone
Salone dell'ala nord. Sulla sinistra il ritratto di Carlo Iazeolla (foto Maurizio Iazeolla).
Ala ovest del Castello
E' l'ala del Castello aggettante su Via Carlo Iazeolla, prima della sua demolizione dopo il terremoto del 1962 (foto Marcello Iazeolla).
Lo sperone ovest
Lo sperone ovest visto dall'alto
Il Castello dal campanile
Altra veduta del Castello e di Piazza San Pietro dall'alto del campanile
Un lavoratore
Un operaio (Roberto Ciccone?) inizia la sua giornata di lavoro al Castello
Scalone del casino di caccia
Lo scalone d'ingresso del Casino di caccia di Sant'Ignazio
Il Rione Airella
Il Rione Airella come appariva dall'alto del Castello antecedentemente alla costruzione di edifici che ne hanno ormai impedito la visuale
Scala a chiocciola
Autentico capolavoro, una simile si può ammirare nel Palazzo dei Papi di Anagni. Lo scalino è un pezzo unico di travertino con la colonna centrale e la scala si regge solo grazie all'incredibile equilibrio statico (foto Maurizio Iazeolla).
Scala a chiocciola
La struttura dei gradini che formano la colonna centrale (foto Alessandro Iazeolla)
Lo scalone
Scorcio della scala del cortile settecentesco con l'albero genealogico (foto Maurizio Iazeolla)
Rione Morti
Il Rione Morti con la Chiesa del Purgatorio ed il Palazzo Muscetta visto dallo sperone ovest del Castello
Comitato delle Finanze
Le truppe francesi entrarono in Napoli al comandi del generale Jean E. Championnet e il 27 gennaio 1799 venne proclamata la Repubblica Napoletana; il generale designò i 25 membri del Governo provvisorio e il 25 gennaio venne eletta l'Amministrazione municipale di Napoli composta da 20 membri fra i quali vi era Carlo Iazeolla.
La città fu divisa in 6 Cantoni e furono istituiti sei Comitati. Carlo che era "uno dei primi banchieri di Napoli" fece parte del Comitato delle Finanze.
Corso Umberto I
Corso Umberto I verso la "Croce"
Urbano Iazeolla
Don Urbano Iazeolla: da un apprezzamento ricevuto dall'amico Re Gioacchino Murat, fu ricordato come "Re Piccolo".
Cappella
Cappella gentilizia del Castello (foto Alessandro Iazeolla)
Altare San Giuseppe
Altare di San Giuseppe proveniente dalla Cappella del Castello.
Altare ligneo particolare 2
L'altare ligneo: la parte inferiore
Altare ligneo particolare 1
L'altare ligneo: la parte superiore
Abside Cappella
Abside della Cappella (foto Alessandro Iazeolla)
Carlo Iazeolla
Carlo Iazeolla, Marchese rivoluzionario, in un dipinto ad olio (foto archivio Iazeolla).
Lapide Palazzo San Giacomo
L'elenco dei martiri della Repubblica del 1799 è inciso in due lapidi poste all'ingresso del Palazzo San Giacomo, sede attuale del Municipio di Napoli (foto archivio Iazeolla)
Frantoio
Il frantoio oleario (secolo XVII) andato perduto che era presente nei sotterranei del Castello (foto Ermanno Iazeolla)
Modello frantoio
Modellino in legno del frantoio oleario realizzato da Marcello Iazeolla
Lapide funeraria
La lapide marmorea donata a Carlo Iazeolla dal Collegio del frati predicatori nel 1775. Attualmente si trova nella cappella funeraria di famiglia presso il cimitero di San Giorgio la Molara (foto Ermanno Iazeolla).
Altare donato dalla Famiglia
L'altare donato alla Chiesa dalla Famiglia ed ora custodito nel Santuario della Madonna di Fatima
Torre del castello Iazeolla
Una veduta della torre del castello Iazeolla che domina la piazza centrale del paese allo sbocco di Via Carlo Iazeolla (foto Alessandro Iazeolla).
Castello Iazeolla
Il Castello Iazeolla in una ricostruzione pittorica, visto dal lato ovest (archivio Iazeolla).
Panoramica Castello in notturna
Foto dall'alto che mostra il Castello dal lato sud quasi nella sua interezza (foto Giulio Iazeolla)
Vestivamo alla marinara
Da sinistra: Italo, Remo e Girolamo Iazeolla (1925 circa - foto di Nicola Ciletti)
Corte
Una veduta dall'ingresso della corte settecentesca del Castello (foto Alessandro Iazeolla)
Il Castello prima del 1962
La foto è stata scattata dall'alto del campanile della Chiesa di San Pietro prima della sua distruzione nel terremoto del 1962. Viene mostrata l'antica struttura dei tetti (foto Marcello Iazeolla).
Veduta del Castello dall'alto
Una insolita veduta del Castello dall'alto (foto Gianluca Iazeolla)
Albero genealogico
Tavola lignea dipinta ad olio da Imperia Ciletti, moglie di Ermanno Iazeolla, presente su una parete dello scalone monumentale del castello a ricordo di analoga pittura murale antica andata perduta (foto Alessandro Iazeolla).
La corte dall'alto
La corte vista dall'alto del campanile della Chiesa di San Pietro
Cortile settecentesco dall'alto
Una insolita veduta della corte settecentesca (foto Gianluca Iazeolla)
Via Carlo Iazeolla
La Torre da Via Carlo Iazeolla (foto Alessandro Iazeolla).
Giardino
Conifere sugli spalti del Castello (foto Maurizio Iazeolla)
Corridoio ingresso
Il corridoio d'ingresso al salone (foto Maurizio Iazeolla).
Giardino
Il giardino (foto Gianluca Iazeolla)
Foto di Famiglia
Una foto del 1860 circa che ritrae alcuni Iazeolla. Alla metà del XIX secolo una foto di famiglia era ancora un lusso per pochi (Annachiara Iazeolla - Archivio di Casa Jelardi)
Corte
Scorcio della corte settecentesca (foto Maurizio Iazeolla).
Scorcio della facciata della corte
La facciata ad archi della corte
Lo sperone
Lo sperone del lato ovest (foto Gianluca Iazeolla). La via che circonda lo sperone ed il giardino è intitolata oggi a Carlo Iazeolla.
La veranda negli anni 40
La veranda negli anni '40
Foto di Famiglia 1979
Lo scatto fu ripreso sullo scalone del Castello nell'estate di quell'anno. La Famiglia era solita riunirsi a San Giorgio nei mesi di agosto.
Tetti
Una veduta dall'alto dei tetti e del cortile quattrocentesco (foto Gianluca Iazeolla)
Giardino
Uno scorcio del giardino con la splendida veranda nell'ala che fu abitata dal prof. Onofrio Fragnito (foto Maurizio Iazeolla).
La Torre del Castello
La torre del castello in una fotografia anteriore al 1960 (foto Ermanno Iazeolla)
Salone della Torre_2
Il Salone settecentesco adiacente alla Torre
Salone della Torre_1
Uno scorcio del Salone settecentesco adiacente alla Torre
Scorcio della corte
Vista della corte dalla camera da letto di Nonno Giuseppe e Nonna Eugenia
Corte
La corte settecentesca (foto Alessandro Iazeolla).
Salone
Salone dell'ala nord. Sulla destra il ritratto di D. Biase Zurlo (foto Maurizio Iazeolla).
Salone
Salone dell'ala nord. Sulla sinistra il ritratto di Carlo Iazeolla (foto Maurizio Iazeolla).
Ala ovest del Castello
E' l'ala del Castello aggettante su Via Carlo Iazeolla, prima della sua demolizione dopo il terremoto del 1962 (foto Marcello Iazeolla).
Lo sperone ovest
Lo sperone ovest visto dall'alto
Il Castello dal campanile
Altra veduta del Castello e di Piazza San Pietro dall'alto del campanile
Un lavoratore
Un operaio (Roberto Ciccone?) inizia la sua giornata di lavoro al Castello
Scalone del casino di caccia
Lo scalone d'ingresso del Casino di caccia di Sant'Ignazio
Il Rione Airella
Il Rione Airella come appariva dall'alto del Castello antecedentemente alla costruzione di edifici che ne hanno ormai impedito la visuale
Scala a chiocciola
Autentico capolavoro, una simile si può ammirare nel Palazzo dei Papi di Anagni. Lo scalino è un pezzo unico di travertino con la colonna centrale e la scala si regge solo grazie all'incredibile equilibrio statico (foto Maurizio Iazeolla).
Scala a chiocciola
La struttura dei gradini che formano la colonna centrale (foto Alessandro Iazeolla)
Lo scalone
Scorcio della scala del cortile settecentesco con l'albero genealogico (foto Maurizio Iazeolla)
Rione Morti
Il Rione Morti con la Chiesa del Purgatorio ed il Palazzo Muscetta visto dallo sperone ovest del Castello
Comitato delle Finanze
Le truppe francesi entrarono in Napoli al comandi del generale Jean E. Championnet e il 27 gennaio 1799 venne proclamata la Repubblica Napoletana; il generale designò i 25 membri del Governo provvisorio e il 25 gennaio venne eletta l'Amministrazione municipale di Napoli composta da 20 membri fra i quali vi era Carlo Iazeolla.
La città fu divisa in 6 Cantoni e furono istituiti sei Comitati. Carlo che era "uno dei primi banchieri di Napoli" fece parte del Comitato delle Finanze.
Corso Umberto I
Corso Umberto I verso la "Croce"
Urbano Iazeolla
Don Urbano Iazeolla: da un apprezzamento ricevuto dall'amico Re Gioacchino Murat, fu ricordato come "Re Piccolo".
Cappella
Cappella gentilizia del Castello (foto Alessandro Iazeolla)
Altare San Giuseppe
Altare di San Giuseppe proveniente dalla Cappella del Castello.
Altare ligneo particolare 2
L'altare ligneo: la parte inferiore
Altare ligneo particolare 1
L'altare ligneo: la parte superiore
Abside Cappella
Abside della Cappella (foto Alessandro Iazeolla)
Carlo Iazeolla
Carlo Iazeolla, Marchese rivoluzionario, in un dipinto ad olio (foto archivio Iazeolla).
Lapide Palazzo San Giacomo
L'elenco dei martiri della Repubblica del 1799 è inciso in due lapidi poste all'ingresso del Palazzo San Giacomo, sede attuale del Municipio di Napoli (foto archivio Iazeolla)
Frantoio
Il frantoio oleario (secolo XVII) andato perduto che era presente nei sotterranei del Castello (foto Ermanno Iazeolla)
Modello frantoio
Modellino in legno del frantoio oleario realizzato da Marcello Iazeolla
Lapide funeraria
La lapide marmorea donata a Carlo Iazeolla dal Collegio del frati predicatori nel 1775. Attualmente si trova nella cappella funeraria di famiglia presso il cimitero di San Giorgio la Molara (foto Ermanno Iazeolla).
Altare donato dalla Famiglia
L'altare donato alla Chiesa dalla Famiglia ed ora custodito nel Santuario della Madonna di Fatima
Torre del castello Iazeolla
Una veduta della torre del castello Iazeolla che domina la piazza centrale del paese allo sbocco di Via Carlo Iazeolla (foto Alessandro Iazeolla).
Castello Iazeolla
Il Castello Iazeolla in una ricostruzione pittorica, visto dal lato ovest (archivio Iazeolla).
Panoramica Castello in notturna
Foto dall'alto che mostra il Castello dal lato sud quasi nella sua interezza (foto Giulio Iazeolla)